Se prendiamo il vocabolario della lingua italiana e cerchiamo la parola "detenuto" vediamo che una possibile definizione è: "chi sconta una pena o una misura di sicurezza detentiva".
Ma il detenuto che si trova in carcere deve essere "etichettato" solo come colui che deve scontare una pena oppure è giusto pensare anche ad una persona che deve poter crearsi dei progetti, avere degli obbiettivi e pensare che la possibilità per migliorare c'è e c'è anche qualcuno disposto ad aiutarlo?
Io credo che il carcere non debba solo essere un luogo in cui il detenuto deve stare a contare i giorni che mancano per conquistare la sua libertà.

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