venerdì 19 novembre 2010

Chi è il detenuto?

Se prendiamo il vocabolario della lingua italiana e cerchiamo la parola "detenuto" vediamo che una possibile definizione è: "chi sconta una pena o una misura di sicurezza detentiva".
Ma il detenuto che si trova in carcere deve essere "etichettato" solo come colui che deve scontare una pena oppure è giusto pensare anche ad una persona che deve poter crearsi dei progetti, avere degli obbiettivi e pensare che la possibilità per migliorare c'è e c'è anche qualcuno disposto ad aiutarlo?
Io credo che il carcere non debba solo essere un luogo in cui il detenuto deve stare a contare i giorni che mancano per conquistare la sua libertà.
Il detenuto è invece una persona che deve avere la possibilità di migliorarsi, di dire liberamente le proprie idee e sviluppare le proprie capacità, esternare la propria curiosità, imparare cose nuove mediante lo studio o il lavoro, singolo o di gruppo, mediante attività che possono essere proposte.
Secondo voi, invece, chi è il detenuto? E' importante e utile che all'interno della realtà carceraria vi siano attività, possibilità di studio, di lavoro, di imparare cose nuove? 

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